Storia

Il Circolo “Rena Citavecia” è ubicato all’angolo tra via Donota e via del Crocifisso (sul “pontal de Rena” dove poggia il Cristo nella sua edicola dal lontano 1700).

Un tempo, il locale in cui oggi si trova la sua sede, si chiamava “Al buon cittadino” poi “La Zelenca” ed era un’osteria. Era situato all’incrocio tra via del Crocifisso e via Donota luogo di ritrovo del gruppo dei “Tartaglioni” amanti del vino e del buon canto.

Si sottolinea che in passato la via Donota presentava edifici da entrambi i lati. Durante il Ventennio vennero demolite quasi tutte le case esistenti sul lato destro partendo dal basso; tra le uniche rimaste c’era quella che ospitava l’osteria “La Betola”.  Alla fine degli anni Sessanta ci fu un’altra drastica modifica che vide la demolizione di tutte le abitazioni col numero civico dispari dell’intera via fino all’altezza di via di Rena già precedentemente scomparsa.

Questo processo di demolizione e cambiamento provocò una forte dispersione degli abitanti del rione di “Rena Citavecia”, la disgregazione di molti nuclei familiari e soprattutto il decentramento della gioventù, che nel tempo sentì l’esigenza di ritrovarsi e ricomporre il nucleo originario; fu così che con il passare del tempo, un gruppo di cinquantenni, frequentatori del bar Africa (poi Copacabana) e nei pressi di via Malcanton, decise di trovare un proprio luogo di ritrovo.

Dopo varie ricerche uno di loro, con conoscenze e contatti importanti, si interessò personalmente e venne individuato un luogo adatto allo scopo: l’ambiente dell’osteria “al Buon Cittadino”, situata in via del Crocifisso, fu unito ad un altro vano in via Donota, ora entrata ufficiale del Circolo.

Ancor prima della sede venne stipulato lo statuto e un direttivo pro tempore.

Ufficialmente la sede venne consegnata ai primi mesi dell’88 poi successivamente inaugurata l’ultima domenica di maggio. In quell’occasione la musica di un’orchestrina allietò una bella festa a cui parteciparono numerosissimi nativi del luogo. Grazie alla collaborazione del Comune, la strada venne chiusa per favorire la riuscita di quel lieto evento! Iniziarono così i primi tesseramenti.

Nel dicembre successivo si concretizzò, con le elezioni, il primo Direttivo del Circolo costituito da 11 persone. Come primo presidente per il biennio 89/90 fu il sig. Di Lorenzo che però si dimise quasi immediatamente per motivi personali.  Venne quindi sostituito da Stievano Stelio (persona particolarmente carismatica e anima del Circolo).

Già dall’inizio fu evidente che lo spirito che accomunava i vari componenti del circolo si basava su alcuni principi fondamentali: LEALTÀ, RISPETTO, CAPACITÀ e AMICIZIA… profonda AMICIZIA. Fin da subito venne spontaneo far osservare una semplice regola, ma importante, ispirata da una vecchia canzone renaiola “Cicole no fa ciacole, ciacole no se fa e ogniun el suo partito e sarà quel che sarà”.  Ancora oggi questi sono i valori che caratterizzano l’identità di questo luogo e di chi lo frequenta e sono garanzia di lunga durata: il Circolo “Rena Citavecia” ha resistito a molteplici vicissitudini rimanendo compatto nella buona e cattiva sorte dal 1988 ad oggi.

 

 

PRESIDENTI ELETTI:

  • 1989    Di Lorenzo Pino
  • 89/90   Stievano Stelio
  • 91/92   Melucci Michele
  • 93/94   Callini Vittorio
  • 95/96   Bruni Giorgio
  • 97/98   Stievano Stelio
  • 99/00   Tissini Sergio
  • 2001     Serschen Claudio
  • 02/03   Bruni Giorgio
  • 04/05   Melucci Nicola
  • 06/07   Melucci Nicola
  • 08/09   Lanzoni Walter
  • 10/11     Lanzoni Walter
  • 2012    Commissariamento (Lanzoni Walter)
  • 2013    genn./giugno Commisariamento ( Lanzoni – Cosolo – Callini)
  • 2013    luglio/dic.  Carmeli Luciano
  • 2014    Carmeli Luciano
  • 15/16   Carmeli Luciano

 

COMPONENTE ANTROPOLOGICA

A causa delle molteplici vicissitudini politiche e storico sociali del secolo scorso anche nel rione di “Rena Citavecia” affluirono svariate genti di nazionalità diverse; pure il Circolo, nella sua componente antropologica, rispecchia ancora oggi questa particolarità: una multiculturalità viva e costruttiva. Fin dalle sue origini infatti, al suo interno, vi erano presenti personaggi provenienti dalla Turchia, dalla Grecia, dalla Puglia, dal Veneto in particolare Chioggiotti …tutti quindi provenienti dal bacino del Mar Mediterraneo. E in questa variopinta realtà multietnica l’unica parlata accomunante (fuori e dentro il circolo) è sempre stata quella triestina grazie alla sua particolare forza integrante.

 

FISIONOMIA DEL CIRCOLO

Inizialmente i frequentatori abituali del Circolo erano uomini in particolare operai, artigiani, portuali e pensionati.

Una norma dello Stato imponeva che il Circolo potesse essere frequentato solamente dai Soci e infatti sanciva che: “Un’Associazione deve essere affiliata ad un Ente riconosciuto dal Ministero degli Interni…”.

 

Il numero massimo di associati raggiunto dal Circolo è stato di 510 negli anni 1993, 1994. Attualmente i soci sono 380.

 

ATTIVITÀ SOCIO-RICREATIVE… dal passato ad oggi :

  • Gioco delle carte (Burraco, Ramino, Coteccio, Briscola, Tresette)
  • Corso di lingua inglese
  • Pittura su seta
  • Coro (prove in loco con esibizioni esterne)
  • Corso di informatica
  • Gioco della tombola (in diversi periodi dell’anno)
  • Gioco delle bocce
  • Gite organizzate
  • Diverse feste nel corso dell’anno (di cui 4 gratuite offerte dal Circolo stesso)
  • Presentazione di libri
  • Conferenze varie
  • ogni primo giovedì del mese un gruppo di Amici soci, ex banda Toti, si incontrano al circolo cenando e ricordando bei e cari momenti trascorsi.

 

 

È grazie a:

  • Tutti i Direttivi per l’esempio morale e il costante contributo
  • Tutti i collaboratori per la loro costanza e professionalità
  • La quantità dei Suoi soci ma soprattutto la loro qualità, essi hanno contribuito a fare la storia di questa nostra bella e grande realtà.
  • Tutti i nostri cari che purtroppo non sono più con noi ma sono sempre vivi nei nostri cuori e desideriamo ricordarli, con sincera commozione, per aver onorato e dato lustro e dignità a questa Associazione

se il suddetto Circolo, da un lato riesce ancora a rinnovare identità e tradizione del suo originario spirito renaiolo e dall’altro oggi si apre alla città intera con un rinnovato sentimento e costruttivo entusiasmo.

 

Maurizio Ursich
Elisa Baldo
Vittorio Callini
Pierpaolo Sancin